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Essere al posto giusto nella vita e nel lavoro

Aggiornamento: 26 gen


Con la premessa che il nostro non è un blog politico e  quindi prendiamo le distanze da qualsiasi riferimento all’attualità politica italiana, ci interessava condividere questo articolo che  rimanda a quanto l’essere allineati con se stessi, permetta di essere al posto giusto nella vita e nel lavoro.

Non ho mai conosciuto un bambino che alla domanda: «Che cosa vorresti fare da grande?» abbia risposto: «Gli scaffali metallici». Né mi ero mai chiesto chi costruisse quei ripiani a incastro di cui pure ho piena la casa. Siamo circondati da uomini e cose che ci migliorano la vita senza che noi si presti loro attenzione. G.F. era uno di quegli uomini. Aveva perso il padre da piccolo, nell’esplosione di una bomba abbandonata dai tedeschi in un fienile. Si era trasferito dalle parti di Padova e lì si era innamorato, ricambiato, di uno scaffale. Aveva fondato una ditta di cui la mattina accendeva le luci che sempre lui avrebbe spento la sera. Anche adesso, a 83 anni, e chissà fino a quando, se all’alba un infarto non gli avesse teso un agguato nel luogo in cui era sicuro di trovarlo: la scrivania del suo ufficio. Un pazzo? Uno stacanovista? Semplicemente uno che faceva la cosa per la quale era venuto al mondo. Perciò vi infondeva tanta passione. Storie come la sua si trovano in ogni album di famiglia. Ma oggi colpiscono di più perché di gente che faccia quello che le piace ce n’è sempre di meno. E anche chi ha questa immensa fortuna spesso non se ne accorge. Vuole altro, si annoia, si stanca e poi si stanca di essersi stancato: basta pensare a certi calciatori, o a Salvini. G.F. non si è mai stancato di fare scaffali. Forse non avrà conosciuto la gloria, ma ha conosciuto la vita.
Tratto da “Il Caffè” di M.G. | 11 settembre 2019

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