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Giornata nazionale degli Alberi – 21 Novembre 2020

Aggiornamento: 7 nov 2023

Giornata nazionale degli Alberi

Due righe di Poesia

“Gli alberi hanno pensieri di lunga durata, di lungo respiro e tranquilli, come hanno una vita più lunga di noi. Sono più saggi di noi, finché non li ascoltiamo. Ma quando abbiamo imparato ad ascoltare gli alberi, allora proprio la brevità, rapidità e fretta puerile dei nostri pensieri acquista una letizia senza pari. Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi, sa che anche questa è felicità.

(H. Hesse)

Gli alberi, testimoni degli eventi della storia, presenza immobile e silente

Leggere libri e articoli che raccontano la vita segreta degli alberi genera stupore e gratitudine profonde. Gli alberi… si prendono cura gli uni degli altri, ospitano e custodiscono specie animali, mantengono in equilibrio l’ecosistema, garantiscono ossigeno all’aria che respiriamo; forniscono riparo, popolano da tempi immemorabili i nostri boschi, giardini, città e paesi, testimoni silenti degli eventi della storia. Sono radicati nella loro presenza secolare ed immobile, pur così viva e vibrante, ispiratrice di testi e poesie dalla notte dei tempi, protettrice di bimbi appena nati grazie alla saggia popolare di dedicare un albero specifico a tutela di ogni bimbo. Proprio come noi, sono uno diverso dall’altro, in reciproca convivenza, abituati a superare e resistere ad ogni difficoltà ed intemperie, maestri nell’arte della vita che, nonostante tutto, guarda sempre avanti. È impossibile immaginare la vita senza gli alberi. Davvero impossibile.

Risorse umane vs capitale umano

In ambito aziendale da qualche anno al termine “risorse umane” si è affiancato quello di “capitale umano”; rimanda ad aspetti inerenti al potenziale umano sviluppabile in ciascuno, con adeguata formazione. Le due definizioni presentano anche una distinzione più sottile: le “risorse” si consumano,” il capitale”, per poter essere impiegato al meglio, richiede l’approccio alla dimensione di cura e gestione attenta, responsabile, consapevole. Mai come in questi periodi, in ogni ambito lavorativo ci si confronta a vari livelli proprio con questi temi: cura, attenzione, valorizzazione, invece di consumo, sfruttamento e spreco. Temi fondamentali anche nelle Costellazioni Lavorative.

Alberi ed economia circolare

Si tratta di un codice culturale nuovo che ha rinvigorito gli impulsi anche all’Economia Circolare. Si tratta di un ripensamento radicale dei modelli produttivi “classici” in cui era scontata l’inesauribilità delle materie prime. Con l’Economia Circolare fin dalla scelta più responsabile delle materie prime, tutti i prodotti vengono pensati per essere riciclati o trasformati in altro, a fine ciclo. L’intera filiera produttiva viene ottimizzata. Forse è proprio grazie a questo cambio di paradigma che da una coscienza “ego-centrica”, si sta virando verso una coscienza “eco-logica”.

Giovani e coscienza eco-logica

Non stupisce quindi che, dati alla mano, (sondaggio Confindustria 2019), oltre a scendere in piazza per rivendicare un mondo più sano, molti giovani preferiscano inserirsi in aziende attive nella salvaguardia della natura o che, quanto meno, che ne rispettino il più possibile le necessità. Desiderano impegnarsi in ciò che serve alla protezione del bene collettivo: un’ulteriore testimonianza del passaggio dalla dimensione soggettiva dell’”io”, a quella più ampia del “noi”, ove è viva la consapevolezza che lo sguardo al futuro deve tingersi anche di verde.

Verde è anche il colore degli alberi.

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